martedì 15 giugno 2004

stamattina presto...


sono ai lati di una strada...c'e neve fuori dalla carreggiata sul terreno che la costeggia...è il tipico paesaggio dove finiscono le case di un paese...è una giornata grigia


sto spingendo manualmente una bicicletta o un motorino...non so...impugno il manubrio ma procedo a piedi...in cerca di un riparo per il mezzo affinchè umidità e freddo non lo rovinino



intravedo una casa un arco al piano terra...una specie di patio...vi entro e riconosco dove abitavano i miei anziani zii quando da bambina sono andata a vivere da loro e sono stata trattenuta per tutto il tempo finchè mio padre non mi ha ripresa con se


senza indugio ripongo lì il mezzo ma improvvisamente la porta di casa si apre e ne esce una donna sconosciuta



forse appena più giovane di me...solare...sorridente...mi prende per mano e mi invita dentro poi mi abbraccia di slancio...continuando a sorridere mi ringrazia dice che la sua felicità è tutto merito mio...mi è infinitamente riconoscente...la guardo in volto...la sua gioia è così evidente che mi commuove...le brillano gli occhi...il suo aspetto è semplice e mi fa pensare alle donne danesi...pulite e ordinate...non alla moda ma luminose materne...eppure non ha l'aria di una madre...



finalmente mi guardo intorno...questa è la grande cucina...è diversa da quando ci abitavo...ora è piena di luce e colore...le pareti tutte di tinte diverse e vivaci...brillanti pitturate da poco...i mobili in legno anch'essi laccati bianco o colorati pastello...tutto è lindo semplice e bello...improvvisamente ricordo che anche il patio dove ho lasciato il mezzo è colorato e dipinto di fresco...tutto è rinnovato...armonioso e vivo...


la donna continua a sorridermi e mi invita ad andare dove voglio...questa è casa mia...


mi avvio al piano di sopra verso la camera...lo faccio seguendo il filo del ricordo di un uomo...avverto la sua presenza ma non ne vedo il volto...so di aver vissuto in quella camera con lui e che partendo deve avermi detto che sarebbe tornato e allora tutto sarebbe stato finalmente diverso...



il sogno ora è confuso...sono certa che mi ha parlato...so del sentimento di amore che provavo per lui...struggente pieno di desiderio ...il suo ricordo mi da nostalgia e speranze...eppure ancora non ne ricordo le sembianze...


entro infine nella stanza...sempre appesa al filo dei ricordi di lui e delle sue parole passate...

vedo un letto bianco le pareti tinteggiate a metà di un verde chiaro che infonde tranquillità...ripenso ancora alle parole che deve avermi dette prima di partire...e improvvisamente non so più se erano "un giorno tornerò" o "se tornerò"...improvvisamente non ho più certezze...nel sogno stesso mi confondo...



sbatto gli occhi nello sforzo di ricordare...


...la luce chiara filtra dalle persiane...sono sveglia ed è inequivocabilmente mattina

4 commenti:

  1. E chi sa se poi è tornato... molti dicono di farlo. Poi la realtà li separa, la responsabilità li affligge, il tempo sfuma dall'orizzonte delle loro possibilità... e rimane qualcuno ad aspettare, che sia donna, che sia uomo, è poco di male. C'è una stasi interrotta, quando qualcuno non torna. Stai bene e a presto. Cyrano.

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  2. ...cyrano...cyrano...bentornato...mi sei mancato...grazie della visita e...a presto! B

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  3. La canzone ke avevo postato ieri nel mio blog è dei Maroon5. Ciao. Lky

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