martedì 29 giugno 2004

Nell'attesa

Ed eccomi qui senza aver preso ancora alcuna decisione


non so se fare o cosa


fare magari non fare


azioni personali che mi permettano di voltare pagina è evidente che tra noi non c'è alcun collegamento


non c'è neppure ciò che di me hai detto a Marylin non c'è neppure un presunto affetto empirico un rispetto di mente nei miei confronti i fatti lo dimostrano


le tue erano le solite balle patetiche i sentimentalismi che sciorini a te stesso


io non esisto non sono io e neppure sono un qualunque altro essere umano


non ho ancora preso alcuna decisione perchè non so distinguere dentro me cosa può farmi stare meglio darmi meno male


mi fai pena? si


mi fai rabbia? si


mi fai palpitare? si


mi fai sognare? si


mi fai soffrire? si


potrei continuare all'infinito


soccombo davanti al potere che anche così da lontano riesci ad avere su di me e continuo incredula a non voler accettare questa misera realtà fatta di niente


un giorno di questi scriverò e racconterò del famoso "meccanismo dell'attesa"


un giorno di questi quando mi sentirò pronta a scrivere di una cosa così profonda


intanto penso a quello che a volte discutendo e scherzando ti ho detto...vorrei morderti a sangue


non scherzo ora...se potessi morderti le mani e strappartele a brandelli


deve esserci davvero un pò di pazzia in me se con calma lucida visualizzo questa immagine...


e chi mi conosce credo fatichi a vedermi in tali sembianze


un pò di tempo fa qualcuno commentando un mio post ha sottolineato come questo blog dimostri quanto può esistere oltre la realtà


è vero...dentro di me vivo una vita parallela...diversissima e certamente più articolata molto più movimentata del mio quotidiano


dell'uscire ogni mattina immergendomi in uno spazio ristretto colmo di persone e di rumori con cui nonostante tutto non riesco a fondermi ove resisto in silenzio a mille piccole cose che mi graffiano a tante lacrime non sgorgate e mille sorrisi nati sulle labbra non più dal cuore ormai da tanto troppo tempo


eppure chi mi vede immagina ugualmente una sensibilità e una mutevolezza forte ma certo non quello che ho tracimato qui...su questo blog


e certo non saprà mai ciò che ho costruito dentro di me da quando ti ho intravisto


da quando ho saputo che esisti perchè il punto è che purtroppo tu esisti non per me ma esisti


non mi eri apparso così pericoloso seppure una premonizione inconscia a febbraio c'era stata l'ho scacciata come sempre forte della mia razionalità forte del mio sapermi "controllare"


ora sono qui instupidita e indebolita a rodermi per un uomo di cui non so nulla a parte il fatto che mi rifiuta in ogni modo


e così...conscia di tutte le mie debolezze anche stasera proverò a dormire senza riuscirci e domani proverò a sorridere davvero senza riuscirci


e di nuovo seguendo il filo "dell'attesa"...aspetterò che passi...che arrivi un'altra ossessione...che arrivi un altro tempo...un altro lavoro...altri colleghi...altri amici...altre realtà


sempre sospesa appesa al filo

lunedì 28 giugno 2004

basta basta basta!



esco dal blog

Continuo a tormentarmi


non capirò mai perchè l'hai fatto non mi spiegherò mai questa cattiveria

non è solo indifferenza è molto di più

e penso a quando parlavamo e mi sentivo così in pace tranquilla sicura serena ricordo ogni sensazione e com'era bello raccontarsi

non ti ho mai fatto del male ed ero certa che qualsiasi cosa fosse stata la nostra sarebbe stata comunque bella

qualsiasi cosa

ora stento a crederci mentre affondo le unghie nel palmo della mano per trovare una ragione a questo dolore che sento troppo invadente e immeritato per una tale miseria

e mi ripeto che non sei nessuno nessuno

ma non mi basta

brancolo alla ricerca di un'azione qualunque che mi faccia stare meglio un qualsiasi modo con cui sfogare questa mania di te

e smanio non la trovo

e il sonno non arriva

domenica 27 giugno 2004

via da qui


accendere una candela dietro l'altra

sia costantemente vicina a me una fiamma che brucia

e assieme ad essa voglio tanto che bruci anche l'idea di te

mi perdo struggente ogni attimo nella fiamma ma continuo a vederti

come si fa a sciogliere un'idea una fantasia come si fa

sto diventando pazza questa ossessione non la sopporto più



ti odio

ti odio perchè non ti odio

ti odio perchè mi stai davanti e non dici nulla

ti odio perchè sono inerte in silenzio ed egualmente osi sentirti infastidito

ti odio perchè so di essere meno di una mosca finita per sbaglio nella tua stanza

ti odio perchè esisti anche se non esisti

sei il grande falco che riempie la mia camera fissandomi muto e io piccola e immobile non posso ignorarti...

come invece fai tu

ti odio ma non posso odiarti

così alla fine odio me stessa

brucio

brucio

ho disegnato...qualcosa di informe...la mia emozione...sulla carta

petali...o rovi...lingue di fuoco piuttosto

rosso scuro il tratto...rosso di rabbia...rosso di passione...rosso desiderio

brucio in silenzio un vulcano mai esploso

sabato 26 giugno 2004

il male inutilmente

perchè mi tratti così...senza rispetto...con maleducazione...sgarberia

pensi che questo mi ti tolga dalla mente credi che freddezza e distacco servano da cura

no...è solo cattiveria...gratuita inutile superflua e come una vittima inchiodata al suo carnefice la mia mente continua a inseguirti ovunque

come vorrei poterti spazzare via ma per quello ci vorrebbero buoni sentimenti e qui non ce ne sono...non più

da parte tua esiste solo paura paura paura...e insofferenza...per via della tua debolezza

da parte mia c'è orgoglio ferito...e rabbia...tanta rabbia

non sei colpevole in alcun modo di ciò che sento...ma il tuo comportamento delle ultime settimane nei miei confronti è indegno

quante energie sprecate inutilmente quanto potremmo darci di utile e gentile senza questa tua bastarda ostinazione

hai perso la strada ma non lo ammetterai mai stupido presuntuoso

non lo ammetterai mai...soprattutto con me

mercoledì 23 giugno 2004

aiutami


è mentre il distacco si fa più forte e il silenzio sempre più assoluto che mi ritrovo ancora e ancora più inchiodata al tuo pensiero

a questa perversa attitudine al silenzio che a poco a poco mi diventa familiare

la mia parola cristallizzata ogni giorno di più fino a sentirmi gelata...

e stretta in questa morsa mi abbandono all'illusione di poter comunicare con te per via telepatica...o emozionale...empatica

ma se fosse...se così fosse...potrei giungere fino a te solo con il sentimento...e con la forza delle emozioni

così mentre immagino...e vivo e percepisco ogni più lieve increspatura...ti parlo...

perdonami...perdonati...non sei colpevole...non lo sono io...è successo...tutto qua

perdonami...e ti chiedo...aiuto...aiutami...è solo col tuo aiuto che posso uscirne

non il silenzio...non il distacco...non il gelo...'chè mi terrebbero qui per sempre...

no...tienimi viva...aiutami a bruciare...tutto questo...bruciamolo assieme...aiutami ad uscirne...consapevolmente...concretamente...non in silenzio...coscientemente

aiutami...mi senti...aiutami

sabato 19 giugno 2004

il bello e lo strano di noi donne

quasi le due del pomeriggio...il sole alto...il climatizzatore non ce la fa a raffeddare la mia piccola auto nera rimasta troppo a lungo al sole...

o forse sono io che brucio...il mio dolore brucia...

la gola secca...non posso aspettare di rientrare a casa...decido una pausa...

il solito bar...penombra...aria condizionata forte...facce conosciute...chiedo un bicchiere di acqua fresca...

sorseggio e vedo seduti per pranzo lo staff al completo del mio studio dentistico...strano...è sabato...

più o meno mi salutano tutti...chi più calorosamente...chi più timidamente...alcuni li conosco da anni...

poi Andrea...38 anni...due occhi verdi da paura...forte e saldo come una pietra...mi guarda strano...saranno due mesi non ci vediamo...allunga un braccio e mi attira a se...mi sussurra all'orecchio..."ma che hai fatto...sei diventata bellissima..."...

lo conosco...so com'è...non c'è malizia...è sincero...vedo il suo collega...più giovane... sembra un divo di Hollywood...lo corteggiano tutte...se lo mangiano con gli occhi...mi guarda con interesse...so che tutto questo è sciocco...infantile...

ma penso all'umiliazione di questi giorni...delle ultime settimane...ad un uomo che mi ha giudicata...senza neppure conoscermi...donna che non può ispirare romanticismo..o desiderio...donna che non vale neppure una cena...con cui "limitarsi" ad un pranzo...donna "fragile"...che non "vive le storie"...penso ad un uomo che mi ha guardato l'anima ed è scappato dopo aver espresso un verdetto negativo...un uomo che mi ha fatta sentire donna scialba e povera

e brucia come sale su ferita aperta...

...siamo strane a volte noi donne...sento Andrea tra l'orecchio e la curva del collo dove mi parla e lo abbraccerei e lo bacerei qui davanti a tutti...

per il regalo che mi fa in questo momento...per farmi sentire desiderata e desiderabile

sento la sofferenza di questi giorni e so che ciò che vede è la mia vita

so che se sono bella è perchè pur soffrendo finalmente sono viva

VIVA



venerdì 18 giugno 2004

beh

...nessuno ha raccolto il mio invito...si vede che non ho posto la domanda in maniera invitante...peccato...

sondaggio

vorrei creare un piccolo forum...sapere il parere degli altri...

divagazioni su...l'erotismo

è qualcosa di oggettivo? di definito? o piuttosto ne esistono più versioni...sfumature...varianti soggettive

se lo si intende come il saper suscitare il desiderio...non dovrebbe essere una cosa unica ma ne dovrebbero esistere tipologie diverse...

o è invece un "tipo di sessualità?" recentemente è così che l'ho intravisto e mi è sembrata una mistificazione

perchè per me...e magari sbaglio...è erotico ciò che passa dalla mia testa al mio spirito attraverso il corpo e ne fa un tutt'uno

per me erotismo è qualcosa di sussurato...meglio...detto in silenzio...percepito...inspirato...qualcosa di così sinuoso e duttile che si insidia dolcemente e quietamente nei tuoi meandri più privati che neppure sapevi di avere...

il desiderio non ti assale ma ti invade sottilmente e ti cattura ti incolla ad un pensiero un'idea una sensazione e da quelle ti fai guidare in modo silenzioso

non trovo erotico qualcosa di "urlato"...

ma forse sono ancora una volta io la margherita blu?

via ai commenti...sono curiosa di sapere cosa ne pensate...

giovedì 17 giugno 2004

Buon compleanno


Un augurio libero, innocuo, sincero...

che tu riesca sempre a vedere la realtà attraverso il sogno...

una piuma...simbolo di leggerezza...

accompagni ogni tuo momento...

stavolta non firmo...'chè non ce n'è bisogno...

una firma forse si aspetta qualcosa...

dunque col solo fiore mi rivelo...

e alle note delego il parlare...

mentre lascio qui il mio...

Buon Compleanno...

PER TE


martedì 15 giugno 2004

stamattina presto...


sono ai lati di una strada...c'e neve fuori dalla carreggiata sul terreno che la costeggia...è il tipico paesaggio dove finiscono le case di un paese...è una giornata grigia


sto spingendo manualmente una bicicletta o un motorino...non so...impugno il manubrio ma procedo a piedi...in cerca di un riparo per il mezzo affinchè umidità e freddo non lo rovinino



intravedo una casa un arco al piano terra...una specie di patio...vi entro e riconosco dove abitavano i miei anziani zii quando da bambina sono andata a vivere da loro e sono stata trattenuta per tutto il tempo finchè mio padre non mi ha ripresa con se


senza indugio ripongo lì il mezzo ma improvvisamente la porta di casa si apre e ne esce una donna sconosciuta



forse appena più giovane di me...solare...sorridente...mi prende per mano e mi invita dentro poi mi abbraccia di slancio...continuando a sorridere mi ringrazia dice che la sua felicità è tutto merito mio...mi è infinitamente riconoscente...la guardo in volto...la sua gioia è così evidente che mi commuove...le brillano gli occhi...il suo aspetto è semplice e mi fa pensare alle donne danesi...pulite e ordinate...non alla moda ma luminose materne...eppure non ha l'aria di una madre...



finalmente mi guardo intorno...questa è la grande cucina...è diversa da quando ci abitavo...ora è piena di luce e colore...le pareti tutte di tinte diverse e vivaci...brillanti pitturate da poco...i mobili in legno anch'essi laccati bianco o colorati pastello...tutto è lindo semplice e bello...improvvisamente ricordo che anche il patio dove ho lasciato il mezzo è colorato e dipinto di fresco...tutto è rinnovato...armonioso e vivo...


la donna continua a sorridermi e mi invita ad andare dove voglio...questa è casa mia...


mi avvio al piano di sopra verso la camera...lo faccio seguendo il filo del ricordo di un uomo...avverto la sua presenza ma non ne vedo il volto...so di aver vissuto in quella camera con lui e che partendo deve avermi detto che sarebbe tornato e allora tutto sarebbe stato finalmente diverso...



il sogno ora è confuso...sono certa che mi ha parlato...so del sentimento di amore che provavo per lui...struggente pieno di desiderio ...il suo ricordo mi da nostalgia e speranze...eppure ancora non ne ricordo le sembianze...


entro infine nella stanza...sempre appesa al filo dei ricordi di lui e delle sue parole passate...

vedo un letto bianco le pareti tinteggiate a metà di un verde chiaro che infonde tranquillità...ripenso ancora alle parole che deve avermi dette prima di partire...e improvvisamente non so più se erano "un giorno tornerò" o "se tornerò"...improvvisamente non ho più certezze...nel sogno stesso mi confondo...



sbatto gli occhi nello sforzo di ricordare...


...la luce chiara filtra dalle persiane...sono sveglia ed è inequivocabilmente mattina

come neve


triste una tristezza struggente mi assale e sale sempre più e mi fa scendere giù giù non so dove come lacrime che restano invisibili e asciutte dentro ai miei occhi


continuano le note di pachelbel e sento come neve che scende e fiocchi mi si attaccano addosso gelati avvolgendomi 


scompaio in un manto bianco che poi si scioglierà e io con lui

domenica 13 giugno 2004

sorprese elettorali


come molti altri italiani ieri sera sono stata a votare

devo ammettere...svogliatamente...senza alcuna coscienza mi sono volutamente e totalmente evitata tutte le propagande televisive radiofoniche non ho letto i manifesti per strada

ma ho avuto un nonno partigiano che non mi ha mai parlato di politica e di partiti però mi ha insegnato a rispettare il sangue di quelli che per il diritto al voto si sono fatti ammazzare

è per rispetto di un ideale che ogni volta io come un soldato vado a timbrare il mio cartellino al seggio

da bambina ricordo di aver visto nelle aule della nostra scuola le foto di Montalcino distrutta dai bombardamenti e dagli altri...non da mio nonno...ho saputo cosa sia stata la resistenza della Val d'Orcia

ho amato mio nonno per quel suo essere piccolo e forte come un ulivo con due occhi verdi vivi diretti e sinceri simpatico e beffardo come ogni gemelli l'ho sempre sentito così vicino a me pur nel poco tempo trascorso assieme

persino i nostri compleanni erano consecutivi e lui così piccolo mi prendeva in giro perchè piccola lo sono anch'io

ricordo come sapesse tutto di terra di vigne di vino senza mai esser stato un vero contadino eppure capiva la sua terra come fosse la sua donna

della sua vita dura piena di privazioni e di colpi mortali non si lamentò mai con me nè mai volle trasmettermi altri ideali se non quelli di lealtà e coraggio...mai di tendenza politica

questa è un'altra delle cose per cui ho tanto ammirato e amato questo piccolo uomo intelligente poco più che analfabeta nato nel secolo prima al mio che aveva affrontato ben due guerre più molte altre

ogni volta perciò...vado a votare e penso a lui...a come sarebbe triste forse ora

ieri sono entrata nella scuola della mia sezione dove si fanno elementari e medie...

al piano terra sul muro accanto alle scale dei tabelloni colorati...

titolo "laboratorio di poesia"...

sopra al familiare cartoncino bristol tanti piccoli pezzetti a righe o a quadretti ritagliati dai quaderni degli alunni...a forma di nuvola...di fiore...o imprecisati...

...sono rimasta lì sospesa a leggere...

"come bianche gocce di panna cade la pioggia sui delicati fiori"...

scritta da un bambino di terza elementare

e anche quel mio dovere così velato di malinconia improvvisamente ha avuto un senso...un piacere...gocce di panna...la poesia in fondo è così...semplice e innocente.

sabato 12 giugno 2004

letto stasera


Credevo che alla mia vita ormai mancassero solo delle sfumature.

Poi incontro te e mi accorgo che mi mancava la vita.

(Massimo Troisi)

strano


sta accadendo qualcosa

non so cosa...non riesco a capire

mamma non riesco più a sentirti

non sento dolcezza nè calore

sto accendendo tutte le candele ma la loro luce non mi scalda e non ne sento fragranza

il violino non mi emoziona più e non ho percezione di lui

ho freddo un gelo terribile

devo alzarmi ed uscire ma sono annichilita da questa orribile sensazione

come espulsa all'indietro ora in orbita nel vuoto un grande vuoto buio e nero

mi sento di pietra

quando


quando finirà tutto questo

resterò sempre in attesa...

notti trascorse sognando svegliandosi di soprassalto sognante con la percezione viva di una presenza

giorni vissuti nella tristezza più totale impermeabile a coloro che ho intorno

lunghi momenti da sola pianti pianti infiniti scossa da singhiozzi che mi lasciano lì...esausta

non è mai stato così...non era mai stato così...com'è possibile tutto questo

preghiera

cara mamma

ti prego aiutami

donami il domani

fammi ritrovare

la gioia che sento sgorgarmi nel cuore adesso

fammi forte fammi buona

cara mamma

come sono stanca

aiutami

a passare questa notte

note


io sono quel violino che suona si muove vibra stride piange sorride

ogni volta che suona l'anima vibra un archetto invisibile e impercettibile la sfiora e ne trae ogni sorta di emozioni

dolore commozione dolcezza tenerezza gioia sono duttile e morbida le lacrime scendono copiose dai miei occhi sulle guance fino alle labbra ne sento il sapore dolce salato

sono uno spartito che non conosco e non so leggere ma che suono senza volere un verso che non so intonare ma che istintamente vergo...intanto mi perdo nell'aria

una piuma è fluttuata leggera da tempo si è adagiata e fermata sul mio cuore...

ed è ancora lì

la mia poesia


un sogno mai svelato...coltivato dentro al cuore di ragazza poi di donna

quasi tutte sognano il matrimonio una grande cerimonia un abito bianco pieno di pizzi tanti invitati festa bomboniere partecipazioni regali fiori foto tanto tanto tutto

io ho sempre sognato il mio lui ed io protetti dall'ombra e il fresco della nuda pietra di una pieve soli davanti a Dio nessun prete unica luce candele e il Canon di Pachelbel che ci accompagna nella nostra promessa

questa era la mia poesia

Stupid


Night lift up the shades
let in the brilliant light of morning
but steady there now
for I am weak and starving for mercy
sleep has left me alone
to carry the weight of unravelling where we went wrong
it's all I can do to hang on
to keep me from falling
into old familiar shoes

how stupid could I be
a simpleton could see
that you're no good for me
but you're the only one I see

love has made me a fool
it set me on fire and watched as I floundered
unable to speak
except to cry out and wait for your answer
but you come around in your time
speaking of fabulous places
create an oasis
dries up as soon as you're gone
you leave me here burning
in this desert without you

how stupid could I be
a simpleton could see
that you're no good for me
but you're the only one I see

everything changes
everything falls apart
can't stop to feel myself losing control
but deep in my senses I know...





how stupid could I be
a simpleton could see
that you're no good for me
but you're the only one I see




(Sara McLachlan)

venerdì 11 giugno 2004

la mia dolce amica che non ha paura


la mia dolce amica che si è fatta un blog qui

lei che non ha paura di abbandonarsi ai sogni

lei che non teme di parlare di amore albe e tramonti pensando a qualcuno mai visto

lei che sa lasciarsi andare senza temere cosa sarà

questa è la sua dote più grande il suo fascino più estremo

chiunque vorrebbe poterla accompagnare nei suoi viaggi e far parte di ciò che sogna

non sarò mai così

mi hanno insegnato che è peccato non esser bravi adulti e concreti e ora non so fuggire da queste briglie che mi han messo moltissimi anni fa

lei è un cavallo allo stato brado io un povero ciuchino al carretto

chérie...non sai quanto ti invidio in questo

con tutto il mio affetto

uff!!


vabbeh...non esageriamo...

un pò infatuata è sufficiente via...

perchè


perchè il mio pensiero mi riporta qui...sempre qui...da te

perchè

dunque non ho orgoglio? ma per cosa...in fondo ciò che è accaduto è solo un dettaglio...che conoscevo bene e non volevo vedere

ma allora perchè...perchè in qualche modo torno sempre lì con il pensiero...lì dove ci sei tu

mi sveglio nella notte con te addosso come se mi dormissi accanto

e la cosa che mi sconvolge è che mi sveglio "bene"

nei momenti in cui la testa non controlla io sono persa nella dolcezza del mio sentimento e ci affondo come nella schiuma di un bagno caldo

ne emergo fresca e riposata...sono matta? no...sono innamorata

ecco...l'ho detto

martedì 8 giugno 2004

triste

triste è il cuore di chi non vuole amare nulla

triste la vita senza concedersi mai

e che solitudine dev'esser quella di chi è accanto a chi lo ama e potrebbe riamare ma continua a volersi altrove...

non per desiderio solo per paura

la paura di abbandonarsi ad un amore che potrebbe sparire quando ormai è divenuto irrinunciabile

triste

patetica


quando sono così mi faccio proprio pena

non ho mai sopportato i piagnoni i patetici le donnicciole spaurite

ora tutto questo sono io

patetico davvero patetico

potessi scomparire

compleanno

oggi è il mio compleanno

ebbene si...ho compiuto 42 anni...anzi...per l'esattezza li compio tra 40 minuti...

beh...sognavo un compleanno in compagnia per una volta...ossia...non con la massa...un altro genere di compagnia...

mi sono ritrovata a prendermi un giorno di ferie e trascorrerlo tutto in chat

patetico lo so...la perfetta icona della quarantaduenne in crisi

ma oggi non ero proprio in grado di lavorare...

le ferite bruciano...eccome

la delusione per l'aver creduto in un certo tipo di persona e scoprirne un'altra

no...non si tratta di tradimento...non esistevano gli estremi per aspettarsi fedeltà

è piuttosto la perdita di stima per qualcuno in cui ne avevo...e molta

al di là del sentimento che provo per lui

una persona che ritenevo molto intelligente...di un livello oltre certe bassezze...e che mi cade in un così patetico raggiro per procurarsi un'avventuretta...la costruzione di un sogno per nascondere il proprio triste e pesante quotidiano

chi sono io per giudicare certo...la sua sofferenza reale la rispetto...ma ferirmi così...prima rifiutandomi come donna in un modo così vigliacco...era evidente che avrei saputo subito...dopo trattando la mia amica con così poco rispetto...prendendosi gioco di lei

bah...incredibile ma vero...oggi ho ricevuto auguri molto più calorosi dagli sconosciuti zombie del lazzeretto-chat che da lui

che tristezza...tutto ciò che sento sprecato così

patetico...se non fosse tutto tristemente vero sarebbe persino sciocco pensarci

domenica 6 giugno 2004

acqua e sale

acqua e sale come posso fare

acqua e sale che mi pulisce

acqua e sale mi asciuga e brucia

acqua e sale rendimi linda come una veste d'infante

acqua e sale porta via il lamento

acqua e sale che mi secca al sole

acqua e sale scolora  la mia memoria

un lenzuolo bianco


domenica mi hai coperta di graffi con le tue parole

hai urlato che non vuoi una storia non vuoi farmi soffrire non vuoi ci innamoriamo non sei conquistabile non sei in gioco che saremmo buoni solo per mero sesso ma che invece a quello non ci siamo destinati

mi hai rovesciato addosso tutto questo e sei fuggito via

mercoledi hai coperto la mia amica di parole d'amore e romanticismo le hai confessato di averla sempre sognata senza avere il coraggio di farti avanti offerto di scappare lontano e vivere una storia fantastica per una settimana hai pianto il tuo bisogno di essere amato e decantato quanto fosse magica e fantastica per lei hai intonato una canzone d'amore promesso poesie

a me non parli peggio mi ignori e l'anima che ti avevo prestato si accartoccia su se stessa

stanotte ho fatto il letto con un lenzuolo nuovo e bianco mi sono svegliata tersa e pura con la tua sporca confusione lontana da me

adesso sento ferro in bocca e male al petto

potessi passarti almeno il mio dolore

provo a bruciarlo con una candela

sabato 5 giugno 2004

intermezzo


vorrei credere che esiste un piccolo giardino

solo tu ed io ne abbiamo la chiave

ogni tanto gli facciamo visita lo coltiviamo lo curiamo

là prendiamo il sole ci scaldiamo e tonifichiamo

a volte seduti sulla piccola panchina leggiamo poesie

altre lavoriamo alle siepi o alle aiuole

poi riposiamo abbracciati all'ombra del bersò

è un piccolo lusso che ci concediamo

non si vive in un giardino...la vita impone altri stili...responsabilità...distanze...ritmi più serrati...situazioni diverse

il giardino rende questa nostra vita meno dura allieta le nostre anime ci rende migliori più sani e forti

è l'intermezzo

il nostro luogo d'incontro

dove tu ed io diveniamo "noi due"

una cosa rubata alla vita

nostra privata folle libera

istante ridente in mezzo a tanta solitudine

continuo il mio quotidiano

attendo l'intermezzo

...e mi immagino profusa e circondata di petali colorati

giovedì 3 giugno 2004

come what may

come what may come what may...

venga quel che può...

...e sarà già abbastanza

(ispirato da...Moulin Rouge Movie Soundtrack)

mercoledì 2 giugno 2004

storia

vorrei saper tradurre in parole su questo blog tutte le emozioni che mi attraversano ora

vorrei che divenissero storia...una storia da raccontare...da rileggere...qualcosa che si traducesse in altrettanta emozione

ma non ne sono capace

un'orgia di parole sconnesse mi affolla impazzita la mente

senza senso nè connessione tra loro vortice nella mia testa un girone dantesco...

bacio volo addio arrivederci tempo abbraccio tuffo vuoto calore brivido brezza cielo blu tenerezza libertà salita saggezza colore vertigine carezza labbra lacrima sorriso pelle ciglia onda fresco giusto buono dolce morbido accogliente sole limpido giusto giusto giusto...

è giusto quello che sento unica certezza di questo mio momento

impegno


sto facendo tutto il mio possibile per essere brava e razionale

per non farmi distrarre e deviare da pensieri fasulli e privi di fondamento

come sono brava...mi faranno un monumento

paura d'amare


c'era una volta un film...si intitolava così...si concludeva con al pacino e michelle pfeiffer insieme finalmente con le "armi" abbassate e il "clair de lune" di debussy in sottofondo

un bel finale romantico in realtà però meno sciocco di quanto possa sembrare

prima di un film era stata una famosa commedia a lungo in scena a Broadway dal titolo Frankie and Johnny

un titolo migliore...paura d'amare non rende l'idea

la storia è tutto sommato buona ma chi ha realmente paura d'amare buono finisce per non esserlo

la paura d'amare rende prima ringhiosi...cattivi...poi malvagi...perversi...

chiusi dentro al proprio piccolo io questi esseri sparano a raffica contro chiunque si avvicini con generosità e amore...amore universale

chiusi nel loro piccolo orto inaridito bruciano ogni primavera

è una triste vita e io lo so bene

non avevo mai visto tutto questo dall'esterno e così lucidamente

ora ho provato anche il male che tali ferite fanno agli altri e gioisco di sapermi risalire la china

sono tanto stanca per la fatica ma so di essere finalmente fuori dal mio orticello sterile

risalgo con la tenerezza nel cuore per chi vi ho lasciato

martedì 1 giugno 2004

pulizia


questa storia mi ha sporcata

ho perso quelle cose a cui tenevo tanto...stile...una certa raffinatezza...non parlo di quelle esteriori ma di eleganza dell'anima

mi sento abbrutita...involgarita da tutto questo...adorna di orpelli barocchi...pesante e ordinaria

...potessi fare un bagno di sale

ho annullato gli impegni di domani dopo il lavoro

voglio stare sola sera notte e tutta la festa...

tornare pura...pura e immacolata

voglio sciogliermi come una candela e diffondere una luce buona e calda

quello che volevo


va bene...ho sognato...tanto...ho desiderato...tanto

impropriamente lo so...senza basi concrete

ho desiderato che per una volta il sogno si avverasse

ho voluto con tutte le mie forze avere la possibilità di capirti...di conoscerti...di trascorrere del tempo con te...

ho immaginato momenti a parlare...a ridere...scherzare...raccontarsi le reciproche fatiche...a ironizzare sulle disgrazie quotidiane...confortarsi su ciò che non può essere cambiato

ho visto come in un film momenti di gioia solo nostri...momenti sinceri...intensi...condivisi e privati...rubati con fatica ad un quotidiano serrato incastrati dalla nostra volontà in distanze difficili e scomode

dentro di me ho toccato con mano quel famoso punto di incontro di cui tanto avevamo parlato...quello nel quale si cresce...si diventa più saggi e più adulti

lo so...ho sognato tutto...sapevo di non dovermi abbandonare a quest'idea

l'ho fatto ugualmente

ci sono cascata

come sempre non è accaduto

è la conferma della regola

l'eccezione...quando accade...non è per me...

...perchè la vita reale non è fatta di eccezioni...e io vivo nella vita reale...

...quasi sempre