domenica 13 giugno 2004

sorprese elettorali


come molti altri italiani ieri sera sono stata a votare

devo ammettere...svogliatamente...senza alcuna coscienza mi sono volutamente e totalmente evitata tutte le propagande televisive radiofoniche non ho letto i manifesti per strada

ma ho avuto un nonno partigiano che non mi ha mai parlato di politica e di partiti però mi ha insegnato a rispettare il sangue di quelli che per il diritto al voto si sono fatti ammazzare

è per rispetto di un ideale che ogni volta io come un soldato vado a timbrare il mio cartellino al seggio

da bambina ricordo di aver visto nelle aule della nostra scuola le foto di Montalcino distrutta dai bombardamenti e dagli altri...non da mio nonno...ho saputo cosa sia stata la resistenza della Val d'Orcia

ho amato mio nonno per quel suo essere piccolo e forte come un ulivo con due occhi verdi vivi diretti e sinceri simpatico e beffardo come ogni gemelli l'ho sempre sentito così vicino a me pur nel poco tempo trascorso assieme

persino i nostri compleanni erano consecutivi e lui così piccolo mi prendeva in giro perchè piccola lo sono anch'io

ricordo come sapesse tutto di terra di vigne di vino senza mai esser stato un vero contadino eppure capiva la sua terra come fosse la sua donna

della sua vita dura piena di privazioni e di colpi mortali non si lamentò mai con me nè mai volle trasmettermi altri ideali se non quelli di lealtà e coraggio...mai di tendenza politica

questa è un'altra delle cose per cui ho tanto ammirato e amato questo piccolo uomo intelligente poco più che analfabeta nato nel secolo prima al mio che aveva affrontato ben due guerre più molte altre

ogni volta perciò...vado a votare e penso a lui...a come sarebbe triste forse ora

ieri sono entrata nella scuola della mia sezione dove si fanno elementari e medie...

al piano terra sul muro accanto alle scale dei tabelloni colorati...

titolo "laboratorio di poesia"...

sopra al familiare cartoncino bristol tanti piccoli pezzetti a righe o a quadretti ritagliati dai quaderni degli alunni...a forma di nuvola...di fiore...o imprecisati...

...sono rimasta lì sospesa a leggere...

"come bianche gocce di panna cade la pioggia sui delicati fiori"...

scritta da un bambino di terza elementare

e anche quel mio dovere così velato di malinconia improvvisamente ha avuto un senso...un piacere...gocce di panna...la poesia in fondo è così...semplice e innocente.

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