martedì 23 marzo 2004

valutazioni


sto seriamente riflettendo se non sarebbe davvero meglio per me cominciare a considerare la possibilità di un lavoro manuale, meno assillante, più fisico

ho già fatto un passo indietro rispetto al passato ma prevedo che ugualmente molto presto i livelli di stress saranno oltre la norma

non posso più permettermelo non voglio più procurarmelo se solo non fossi così maledettamente perfezionista e so già che le cose a metà non mi piaceranno

l'idea di abbandonare qualcosa nella quale ho investito più di metà della mia vita mi fa sentire sconfitta ma è arrivato il momento di accettare l'evidenza

il mio posto non è qua

sotto stress non riesco a pensare a capire mi annullo tesa al raggiungimento di obiettivi impostimi da altri e poi da me stessa nell'arrancare angosciante al motto de "il dovere prima di tutto"

non vedo soluzione se non "diminuire i doveri"

strano non avrei mai creduto che un lavoro "di fatica" potesse dare la libertà non la pensava così mio padre quando lavorava in fabbrica

ma in questa vita mi sono imposta catene tante e si paga un prezzo per ogni pezzo che si toglie...un prezzo...piccolo...è...forse...rinunciare a piccoli prestigi

ancora poco da resistere sistemare tutto prima e poi i passi necessari per darsi...

tempo

2 commenti:

  1. sono passato di qui per curiosità.. il nome mi piace tantissimo.. bello questo blog.. mi piace.. ..

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