sabato 20 marzo 2004

fondamenta

.....eccoci qua....prime parole...dunque.....perchè questo titolo??? perchè poco tempo fa...a ormai quasi 42 anni...ho improvvisamente aperto gli occhi e realizzato che la mia esistenza era stata completamente "sbaraccata"....come quando ti riprometti di andare al circo il sabato...arrivi lì e trovi un campo brullo e spoglio...ogni singolo pezzo...tendone...impalcature....figuranti...tutto scomparso...e io...non mi ero proprio accorta di nulla...forse credevo la mia vita un castello...ma ero in un deserto ed era certamente un miraggio...

....così oggi...dopo un pò di agonia...inizia un nuovo ciclo...si aprono le porte...le finestre...si respira di nuovo...ci si alza in piedi e si comincia a gettar fondamenta...un mattoncino...un altro...un altro ancora...non so costruire..non so cosa costruire...però lo faccio...eccome se lo faccio...

...l'araba fenice risorse...io pure...



Maggie B

36 commenti:

  1. già...era 4 anni e mezzo fa...le cose cambiano...

    RispondiElimina
  2. Gran bel miraggio le tue parole. Mi piaci.

    RispondiElimina
  3. Auguri !


    Ti auguro un nuovo anno di felicità e positività

    RispondiElimina
  4. Il vivere stesso è un continuo mutamento..:-)

    RispondiElimina
  5. vai maggie.


    positività^^^


    lascia vivere i tuoi sogni.


    i deserti sono i nostri sogni che si frangono ogni attimo


    ma il circo continua...^


    RispondiElimina
  6. sì, bene, ricostruisci e racconta; però, per favore, meno puntini di sopsensione.

    RispondiElimina
  7. passo passo...non c'è fretta!goditi tutto quel che viene ora e dopo...  [IMMAGINE]

    RispondiElimina
  8. @spremuto, madmath - grazie...ma è passato tanto tempo ormai..ne ho fatti di passi
    @scorreggezze...i puntini sono punti più dolci

    grazie del passaggio, B

    RispondiElimina
  9. una fenice. era tanto che non ne vedevo una. mi compiaccio.

    Corvus

    RispondiElimina
  10. leggerti positiva è confortante.......buona vita e che la serenità sia con te.....

    RispondiElimina
  11. @Corvus -  grazie
    @Generale - altrettanto a te
    @MarcoVannucci -  grazie e torna se vuoi
    B

    RispondiElimina
  12. è sempre dalle ceneri delle macerie che nascono i fiori più belli...non tanto per qualità ma per il miracolo diluito nel loro schiudersi...

    RispondiElimina
  13. ciao sono il lui di noi due non c'e' discesa senza salita e prima o poi uno deve rialzarsi , lo deve a se stesso soprattutto e anche se la vita non ti ha sorriso fino ad oggi , è bellssimo cio' che scrivi parti da quella certezza quella forza di svoltare definitivamente solo così aiuterai te stessa a invertire marcia, complimenti e...... arrendersi mai come diceva Renato Zero .

    RispondiElimina
  14. Bhe penso non sia mai, mai tardi per ricominciare...se ci pensi il tempo, il vivere è una percezione così legata al "qui ed ora" che nel concreto non fa tanta differenza tra avere 20 o 60anni

    ciao e in bocca al lupo!

    RispondiElimina
  15. Ricominciare è una sfida, fà sentire vivi....


    Mr.Loto

    RispondiElimina

  16. non ho parole,,, stellina...

    RispondiElimina
  17. @ brainstorm, noidue2004, nikolos, mr.loto = grazie!
    @ anonimo = stellina???? firmati però :p

    RispondiElimina
  18. [Continua da sopra...]

    Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
    Perché tutti devono capire e vedere:
    "Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
    Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
    Per chi la incontra e per se stessa.
    E' la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti.


    Jack Folla


    RispondiElimina
  19. Primavera a novembre

    Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
    Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
    Che uno dice: è finita!
    No, finita mai, per una donna.
    Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
    Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
    Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
    Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai
    se sei all'altezza o se ti devi condannare.
    Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
    E sei tu che lo fai durare.
    Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
    che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
    Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
    Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
    Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
    Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre:
    "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
    E il cielo si abbassa di un altro palmo.
    Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natale e Pasqua.
    In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima;
    ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
    Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
    Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
    Ed è stata crisi. E hai pianto.
    Dio quanto piangete!
    Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
    Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
    Così, improvvisamente.
    Non potevi trattenerlo.
    E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
    E poi hai scavato, hai parlato.
    Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
    Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
    "Perché faccio così?
    Com'è che ripeto sempre lo stesso schema?
    Sono forse pazza?"
    Se lo sono chiesto tutte.
    E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli.
    Un puzzle inestricabile.
    Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
    E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
    Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
    Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova TE.
    Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
    Non puoi più essere quella di prima.
    Prima della ruspa.
    Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
    Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
    Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
    Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

    RispondiElimina
  20. @aranciacannela: grazie per questo meraviglioso commento :-)
    B.

    RispondiElimina
  21. Non importa dove andare, non importante sapere dove porta la strada, l'importante è sognarla e camminarci su, passo dopo passo e, mattone dopo mattone, ogni cosa prende forma con le fondamenta che tu stessa costruirai. Che il nuovo ciclo abbia inizio, allora.

    @@@ Sliver @@@

    RispondiElimina
  22. Che il 2010 ti porti serenità e felicità infinita!!!!!!!
    SMAK!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  23. Grazie Nando, molti auguri anche a te. B

    RispondiElimina
  24. Ai circhi bisogna sempre credere...
    anche se scompaiono in una nuvola di polvere o di nebbia.

    RispondiElimina
  25. a proposito di Araba Fenice




    saluti

    RispondiElimina
  26. Ciao cara amica...amica perché abbiamo in comune l'araba fenice..e quelle ceneri dalle quali risorgiamo sempre!;)...ed io,come immagini ne so qualcosa...perciò maggie non demordere,conosci la sconfitta e la solitudine,ma il mondo e per quelle come noi,che credono che la vita può essere una bella avventura,basta quel tanto di serenità e un grano di fortuna,in fondo ogni giorno e buono per rinascere,no?..ho visto solo questo tuo post lontano nel tempo..ora non ti chiedo dove è finito il resto del tuo blog anche se mi piacerebbe leggere altre tue pagine..comunque ben tornata gentile amica,ti saluto augurandoti buone cose..se ti va passa trovarmi,mi farà piacere...allora a presto!kisses.your sincerely jackie^^

    RispondiElimina
  27. @trans = ciao! il mio blog è ancora tutto qui, basta cliccare sulla pagine successive. Sono venuta da te ma tornerò con calma a leggere. Grazie del passaggio e del commento, un caro saluto Jackie. B

    RispondiElimina