domenica 14 novembre 2004

La pazza del molo di san blas?!?


Sta nel letto…immobile…il tepore sotto al piumone stretto avvolto sulla pelle…solo il suo cervello è in attività frenetica…non si ferma mai…infaticabile ma che l’affatica entità da lei non controllabile…




cerca di recuperare il contatto con la pancia…ormai da un po’ ogni notte alle 4 del mattino la sveglia l’addome in fiamme…la chiama…sapesse almeno che significa…non è mai stata brava a leggere i segnali del proprio corpo…ad ascoltarsi…sempre tesa a raggiungere obiettivi prefissati ignorando qualsiasi distrazione…



ora sa che il suo malessere è al culmine…e disorientata non sa che fare…


la testa…la testa continua a dominarla e portarla lontano da ogni soluzione…

e una stanchezza infinita la lascia immobile sotto le coperte…mentre i pensieri si mescolano ai sogni ai ricordi e immagini scorrono senza sosta sovrapponendo realtà e immaginazione…



…è buio nel piccolo giardino al centro del crocevia…lui le siede di fronte sul piccolo muretto distingue appena il suo volto…ogni tanto alza gli occhi…lei vi si perde cercando di capirlo…appare così vulnerabile ora…sa di averlo costretto ma non sa a cosa……è sceso su di loro un momento di dolore…due bambini spaventati l’uno di fronte all’altro il fiato sospeso…allunga una mano verso di lui…le dice “…vedi…sei bella”…si guardano…sente le lacrime bucarle gli occhi…e non sa cosa ma il cuore si scalda e vorrebbe abbracciarlo e dirgli che non importa che va bene lo stesso che le dispiace che gli vuole bene che si sente struggere a vederlo così…

...ma resta immobile in silenzio



e lui inizia a cantare piano…in spagnolo…traducendo ogni verso…

”en el muelle de San Blas…”…”nel molo di San Blas”…”ella despidio a su amor”…”ella salutò il suo amor”…

...lei ascolta…poco attenta…tuffata nei suoi occhi…sperando di vedervi spuntare un sorriso…

lui continua…” le decìan la loca del muelle de San Blas..”...

”che significa..” chiede lei…più che altro per fermarlo…interrompere quel fiume di solitudine…

”la chiamavano la pazza del molo di San Blas”…risponde lui…

…un clacson suona…gli altri sono arrivati…salgono in auto…musica dance…via verso la follia del sabato sera…dimenticando se stessi in quel giardino…



…langue ancora sotto le coperte…una voce le ripete ormai da giorni…”la loca del muelle…”…”la pazza del molo…”

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