domenica 29 gennaio 2012

Meglio non parlare...se non hai niente da dire.

Splinder chiude, e per molti di noi sembra la fine di un'era.

Per chi ogni tanto transitava dal mio blog avrete visto che non postavo ormai da 2 anni.
Questo non vuol dire che io non abbia continuato a leggere chi avevo linkato o tutti coloro che via via colpivano la mia attenzione.
No, la mia è stata piuttosto una scelta: questo è sempre stato un blog di "coscienza", scrivevo ogni volta che mi tormentava qualcosa, era il mio "scarico".  A lungo andare però il leggere me stessa mi infastidiva sempre più, a volte non si sopporta di "guardarsi allo specchio".
Sono dell'idea insomma, che se non hai niente che vale la pena dire è meglio star zitti, inoltre, mi capita ultimanente di essere in quello stato d'animo, non propriamente mio, in cui mi piacerebbe poter chiudere molte questioni con un bel pugno sul naso del mio interlocutore, anzichè parlando.
Questo è contrario al meccanismo interiore del diario, della confessione scritta, tuttavia spilnder è stata un'esperienza, e più profonda di quanto apparentemente può sembrare: mi ha costretto a riflettere molto, per questo all'arrivo della mail di dismissione è scattato qualcosa.

Insomma, ho deciso di "salvarlo":


Da tempo persone vicine a me mi dicono di riprendere a scrivere, che mi farebbe bene per i motivi più disparati, così penso che per l'anno nuovo farò un fioretto e mi sforzerò di aprirmi un pochino, almeno sul blog. Intanto è stato trasferito, non grazie alle mie capacità tecnologiche, notoriamente da scuola materna, ma all'opera di un giovane volenteroso che ringrazio qui, e segnalo a chiunque, come me, voglia salvare il blog e non riesca a farlo da solo:


marco95ulisse@live.com
http://exportsplinder.altervista.org/


Marco è un giovane studente intraprendente che si è inventato un servizio di supporto a tutti i migranti di splinder, e che per pochi centesimi, insieme ad un gruppo di amici, trasferisce il Vostro blog in mariera perfetta e indolore.
La disponibilità
e professionalità di Marco mi hanno sopreso e piacevolmente colpito,  in particolare considerata la sua  ancor giovane età.
Lo consiglio caldamente a tutti.


Spero di riuscire a fare in tempo ad inviarvi comunicazioni in merito al trasferimento, chiedo scusa per l'intromissione, ignorate pure se non siete interessati, altrimenti, per chi invece volesse inviarmi il nuovo link del proprio blog sarò felice di linkarlo al mio per continuare a leggerVi tutti.

Grazie ancora e buona migrazione!
Barbara

6 commenti:

  1. ciao Barbara,
    ho appena letto quel che hai scritto su Emotivi Anonimi e la propension a jouer dei francesi, che in effetti noi non abbiamo.
    Poi ho visto che avevi cominciato il blog su splinder nel marzo 2004, e io l'avevo fatto in febbraio.

    Perciò mi aggiungo all'elenco di chi ti invita a scrivere di nuovo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Rudi, invidio la tua prolificità, oltre che perizia. Un caro saluto. B

      Elimina
  2. Ciao Barbara.
    Ho ricevuto il tuo messaggio in Splinder.
    Innanzitutto buona fortuna (o buono "scarico", ma suona male) per il tuo rinato blog.
    Poi una considerazione. Secondo me, il fastidio di "guardarsi allo specchio", come tu hai scritto, ma che fa parte dell'esperienza di molti blogger, viene più che altro dalla differenza di velocità tra l'immagine dello specchio-blog e l'immagine di sé (che cambia con più rapidità). Cioè un diario pubblico può diventare una palla al piede in cui ti riconoscevi ma non ti riconosci più. Da qui il "fastidio".
    Ma i traslochi smuovono sempre le acque.
    Goodbye
    Daniele

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Daniele, è probabile. Nel mio caso forse è anche la tendenza a rimuginare enfatizzata nel diario/blog (ipercriticità a 360°). Buon weekend. B

      Elimina
  3. Risposte
    1. Ciao Gus, bentrovato, ed è sempre un piacere leggerti. B

      Elimina