Il treno rallentò entrando in stazione…luci
fioche…aria densa e sporca…sera di una tipica fine estate… era il 20 agosto…ore
22:30…esattamente 4 anni prima se n'era andata lo stesso giorno alla stessa ora
da quella stessa stazione…si interrogò sulla teoria delle coincidenze
Lo stridere delle ruote sui binari e il colpo del
treno che si arrestava la scossero distogliendola per un attimo dai suoi
pensieri…guardò fuori dal vetro un po’ intimorita…l’aria era così densa da
impedirle di distinguere…sentiva il cuore battere accelerato
Poi abbassò leggermente lo sguardo e oltre il vetro lo
vide…lui aprì la porta…la aiutò a scendere…si avvicinarono per un attimo in
silenzio guardandosi negli occhi…poi le prese la mano e la valigia e
s’incamminarono verso l’uscita
Tremava…così forte da non poterlo nascondere…era
sempre così quando l’ombra del desiderio la raggiungeva e lei
soccombeva…impotente
“Calmati” disse lui fermandosi un istante e
avvolgendola…la baciò sulla fronte guardandola dritto negli occhi…serio
Guidarono fino a casa sempre allacciati da
qualcosa…gli occhi…le mani…l’aria…il respiro…
un percorso ardente a piedi nudi…fino all’ascensore…di
ferro…aperto…rosso vivo all'interno…e alzando gli occhi vide i cavi scoperti
che tiravano su la cabina…e pensò che anche lei era così…trasportata in
alto...sospesa nel vuoto...in volo verso chissà cosa
Entrarono nell’appartamento buio…un miagolio venne
loro incontro…la gatta sorniona e un po’ indagatrice si strusciò a lui
puntandole addosso due occhioni metallici…si avviarono in camera…lui accese una
piccola lampada…lei si soffermò guardandosi intorno…la luce svelava una stanza
morbidamente arruffata di cose…
Le si avvicinò abbracciandola e cercando di
baciarla…lei ricambiò l’abbraccio evitò la sua bocca…si sfidarono gli occhi
finchè lui non distolse lo sguardo e indietreggiò sedendosi sul letto
attirandola vicina a se…
“Cosa vuoi fare” le disse…lei si scostò…”Andare
in terrazza” rispose avviandosi fuori nel buio
L’aria fuori era calda e profumata gli alberi
vicini…lui la raggiunse e l’abbracciò di nuovo incollandolesi addosso senza mai
staccarsi lo sguardo riportandola dentro e lei seguendolo
Si spogliarono a vicenda in silenzio…al buio...si
amarono due…tre volte…in modo veloce…audace…storditi…sorpresi…e lei pensò a
com’era strano e bello restare dentro a quel momento nel quale lui la
tratteneva
......................
Ciao MAggie! E' un bel post. Narrativo...
RispondiElimina...il resto in posta. Stai bene e grazie dell'invito. Cyrano.
Ciao Maggie, ti saluto e ti mando un bacio. Un bacio di riconoscenza e di ammirazione. Vado via. Ma tu sai dove trovarmi. Stai bene, Cyrano.
RispondiEliminaCiao finalmente l'h letto il tuo racconto..Ti dirò al telefono..Mi è piaciuto molto..il tuo inconscio racconta la storia...
RispondiEliminaUn bacio Marylin
Caro Cyrano....grazie grazie grazie. Riconoscenza e ammirazione...per cosa?? A presto spero. B.
RispondiEliminaa dopo cherie. Un bacio. B
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaPerdona la latitanza, ma non dipende dalla mia volontà.
Bacio.
A.