giuro che non ti sognerò...
...questa notte sarà solo mia
Rinascere ha un sapore speciale...profuma di fresco e di mattino...ha il colore biancoargento della bruma...e la sensazione di avere ancora tempo a disposizione perchè il giorno è appena cominciato. (Blog in ristrutturazione).
lunedì 26 aprile 2004
domenica 25 aprile 2004
il mio compleanno
mi accorgo di alternare periodi di moderata apertura verso il prossimo ad altri in cui se potessi mi ritirerei in cima alla montagna più alta
purtroppo di giorno sono legata allo schema impostomi professionalmente...e per quanto con lo sbaraccamento degli ultimo mesi io lo abbia notevolmente alterato i veri momenti in cui posso lasciarmi andare a seguire i miei istinti di isolamento o partecipazione si limitano a dopocena e weekend
in questi giorni ad esempio odio i lavori domestici più del solito
l'appartamento è un disastro...e mentre tutto si accatasta mobili compresi via via che io li sposto per le pulizie che mi accingo a fare ma che puntualmente interrompo...io mi adagio in mezzo a tutto e passo ore fissando il soffitto o il pc ascoltando musica o rincorrendo un'idea
di uscire non se ne parla di aprire le persiane neppure i telefoni staccati o ignorati
mi resta di mangiare...pure questo fatto a caso la musica scorre sempre in modo ossessivo ripetendo all'infinito anche cento volte la stessa canzone
tutto assomiglia incredibilmente a me stessa e a quello che sto vivendo...
...qualcosa che si è inceppato...mentre la primavera avanza e il caldo si fa spazio tra le fessure delle mie persiane inevitabilmente arriverà la mia soluzione liberandomi da un'ossessione restituendomi un pò di gioia di partecipare alla vita...
il caldo diventerà estate e giugno...il mio compleanno...
...quest'anno vorrei un regalo...per una volta non sentirmi più così sola
purtroppo di giorno sono legata allo schema impostomi professionalmente...e per quanto con lo sbaraccamento degli ultimo mesi io lo abbia notevolmente alterato i veri momenti in cui posso lasciarmi andare a seguire i miei istinti di isolamento o partecipazione si limitano a dopocena e weekend
in questi giorni ad esempio odio i lavori domestici più del solito
l'appartamento è un disastro...e mentre tutto si accatasta mobili compresi via via che io li sposto per le pulizie che mi accingo a fare ma che puntualmente interrompo...io mi adagio in mezzo a tutto e passo ore fissando il soffitto o il pc ascoltando musica o rincorrendo un'idea
di uscire non se ne parla di aprire le persiane neppure i telefoni staccati o ignorati
mi resta di mangiare...pure questo fatto a caso la musica scorre sempre in modo ossessivo ripetendo all'infinito anche cento volte la stessa canzone
tutto assomiglia incredibilmente a me stessa e a quello che sto vivendo...
...qualcosa che si è inceppato...mentre la primavera avanza e il caldo si fa spazio tra le fessure delle mie persiane inevitabilmente arriverà la mia soluzione liberandomi da un'ossessione restituendomi un pò di gioia di partecipare alla vita...
il caldo diventerà estate e giugno...il mio compleanno...
...quest'anno vorrei un regalo...per una volta non sentirmi più così sola
ammissione
la verità è che manca qualcosa manca davvero tanto e tu eri perfetto per quel ruolo
si...dev'essere così
calzi a pennello sembri la tessera giusta per completare il puzzle ecco spiegato questo inghippo mentale che mi prende in modo così ossessivo nei tuoi confronti
non c'è altra spiegazione non condividiamo niente non abbiamo ricordi cose fatte assieme tempo trascorso nulla non mi siedi nè mi dormi accanto
sei solo un'idea che ho pescato e messo dove avevo bisogno
passerà...passerai...è solo questione di tempo
si...dev'essere così
calzi a pennello sembri la tessera giusta per completare il puzzle ecco spiegato questo inghippo mentale che mi prende in modo così ossessivo nei tuoi confronti
non c'è altra spiegazione non condividiamo niente non abbiamo ricordi cose fatte assieme tempo trascorso nulla non mi siedi nè mi dormi accanto
sei solo un'idea che ho pescato e messo dove avevo bisogno
passerà...passerai...è solo questione di tempo
decisione
sono tornata a casa
no...le scarpe con i tacchi a stiletto non le ho comprate
io le pezze sul cuore non me le metto accidenti...lo voglio tutto intero
sabato 24 aprile 2004
istantanea
cos'è che ti fa sentire legata con un filo a qualcuno con cui apparentemente non c'è assolutamente niente che ti lega
niente di concreto e niente di immaginario niente di niente
allora cos'è questo filo che senti invisibile ma che ti impedisce di allontanarti di chiudere gli occhi riaprirli e sbattendoli alla luce non trovarlo più?
no
il filo esiste e non sai perchè
hanno scattato una foto della tua vita e guardandola...con sorpresa ci hai visto voi due legati da quel filo
perle
lui: buondì, come stai?
lei: bene grazie, e tu?
lui: bene...ho comprato il pc nuovo, 2.80 giga hz
lei: wow
lui: 256 kb di memoria non si blocca più
lei: wow
...morale...basta comprarsi un nuovo processore per non cadere più in tentazione...
allora adesso esco mi compro un paio di scarpe con tacchi a stiletto e mi faccio il trapianto al cuore
e ci metteremo una bella pietra sopra...nè tu nè io ci penseremo mai più
MAI
inquieta
ecco che mi è ripresa l'impazienza
mi davi pace ero quieta...come approdata...ora sono di nuovo dispersa non so dove
mi cullo assolvo tutti i riti che...spero...ti facciano dissolvere nel nulla il cuore mi batte impazzito lo sento forte nel petto e nella gola chiusa
gotica l'aria la musica la mia anima nella penombra volevo scrivere di te tutta la notte finchè al mattino saresti stato fuori di me per sempre
ma non l'ho fatto ho chiuso gli occhi in un sonno profondo e malsano sfinita da questo lottare
ma gli occhi bruciano come se avessi letto di te tutte le ore che ho dormito piano che suona la mia malinconia e la tua
stupido vedere davanti a te chi ti fa ridere l'anima e scappare
stupido
mi davi pace ero quieta...come approdata...ora sono di nuovo dispersa non so dove
mi cullo assolvo tutti i riti che...spero...ti facciano dissolvere nel nulla il cuore mi batte impazzito lo sento forte nel petto e nella gola chiusa
gotica l'aria la musica la mia anima nella penombra volevo scrivere di te tutta la notte finchè al mattino saresti stato fuori di me per sempre
ma non l'ho fatto ho chiuso gli occhi in un sonno profondo e malsano sfinita da questo lottare
ma gli occhi bruciano come se avessi letto di te tutte le ore che ho dormito piano che suona la mia malinconia e la tua
stupido vedere davanti a te chi ti fa ridere l'anima e scappare
stupido
cose che accadono
un sentimento si nutre di scambi e condivisione
non può alimentarsi di soli sogni personali o resterà malaticcio distorto...povero alberello isolato senza germogli foglie fiori frutti
aperto alle intemperie della crudeltà più totale nell'attesa infinita e pietosa della sua fine se mai essa verrà...troppo tardi
quanto spreco in quell'esistenza di attesa
non può alimentarsi di soli sogni personali o resterà malaticcio distorto...povero alberello isolato senza germogli foglie fiori frutti
aperto alle intemperie della crudeltà più totale nell'attesa infinita e pietosa della sua fine se mai essa verrà...troppo tardi
quanto spreco in quell'esistenza di attesa
parole.
e così ripenso a tutte quelle parole...asperse su di me ormai cento ore fa...parole dure...parole come frustate...da farmi scappar via...ma che mi ricoprono come un mantello
parole terribili eppure non riescono a sembrarmi cattive...tutto mi ha raggiunta...rabbia...ribellione...furia di scacciarmi...allora perchè non cattiveria...eppure non la percepisco...non so...non capisco...e sprofondo ancora più nella confusione e nell'insicurezza
mi difendo ma non da te...piuttosto da me stessa dalla mia perversa capacità di sognare allontanarmi dalla realtà...
...attenta ancora attenta credi solo a ciò che hai udito credi solo a ciò che vedi credi solo alla realtà...realtà di parole crudeli..ti scaccia ti scaccia ti spinge via lontano e quello soltanto e quello solo conta
non ti vuole non ti vuole ti spinge lontano e tu là devi stare via da lui
sciocca testarda non ascolti perchè non ascolti ascolta le parole le mille parole crudeli che ti ha detto
esca per sempre dalla tua testa dai tuoi pensieri dai tuoi momenti...
ma come farlo uscire da questo stupido cuore che si è perso
in due
si ama in due...letto su un altro blog
ecco...ecco...si ama in due...come è vero...e quieto e silenzioso assieme a questa frase mi prende in un attimo lo sgomento...
il non aver mai...amato...in due
qualsiasi tipo di amore...ogni forma...io l'ho vissuto in solitudine
l'assenza
oggi sarebbe stato il tuo compleanno...
tutto certamente diverso se tu ci fossi stata...se avessimo mai avuta l'opportunità di festeggiarne assieme anche soltanto uno...
invece non è mai successo...quando avremmo potuto io non ne conoscevo il significato...quando l'ho imparato ormai era troppo tardi
non parlo di significato formale...ma di sentimento...di cose da condividere...da ricordare
i miei ricordi sono pochi...lontani...e avvolti dalla fitta nebbia della malinconia degli anni successivi
se tu ci fossi stata questo enorme lago asciutto che ho dentro non si sarebbe mai prosciugato...tutto sarebbe stato veramente diverso
se tu ci sossi stata avrei imparato il riso...conosciuto il gioco...la leggerezza
...sarebbe stato un mondo a colori...invece il grigio ha invaso il mio spazio e affogato ogni conoscenza...dolcezza amore allegria
solo parole imparate con la forza di volontà...discipline apprese assieme alla resistenza...nella battaglia contro tutto che era tanto e troppo per me sola
ricordi quasi non ne ho...o troppo pochi per compensare...ma anzichè abituarmi ogni giorno che passa è sempre più grande l'assenza
ho imparato bene resistenza e sopportazione ma non la rassegnazione
ancora adesso ho un nodo alla gola tanto mi manchi
martedì 20 aprile 2004
a coloro che hanno letto il mio blog
stasera niente tentativi di prosa poetica o un pò martellante...
stasera niente esercizi di scrittura o di autoanalisi
stasera parlo a coloro a cui ho dato l'indirizzo del mio blog...aprendomi volontariamente ai loro commenti ed esponendo il mio cuore e la mia anima...nel bene e nel male
questo esperimento è nato con l'intento di esercitarmi a scrivere...e anche con la speranza di riuscire a tirar fuori quelle cose che nel quotidiano riesco così poco ad esprimere...certi sentimenti...emozioni...paure...euforie...cose che mi sforzo ogni giorno di tenere sotto controllo...di cui ho vergogna...e che rifiuto persino con me stessa
l'esprimerle qui...oltre che uno sfogo...è anche un pò accettare questa parte di me...ammettere che non sono perfetta ma che posso esistere ugualmente e non per questo essere peggiore
col passare dei giorni il blog è diventato sempre più autoanalisi...liberando parti di me... nere e a volte molto...troppo...cupe...ma che altrimenti avrei conservato nel mio profondo
ho sganciato sacchetti di zavorra...mattoni pesanti...e vorrei continuare a farlo
ho esasperato sensazioni...momenti..."tirandoli" fino allo stremo...affinchè uscissero anche urlanti ma finalmente via e fuori da me
forse ho riposto troppa fiducia in alcune persone...nella loro possibilità di essere pronti a vedere certi aspetti di me stessa...
le ho caricate di troppe aspettative...disavvedutamente nel selezionare i pochi destinatari dell'indirizzo del mio blog ho guardato solo alla loro preparazione culturale...alle loro letture...alla loro dialettica...non alla loro attitudine nel rivolgersi al prossimo...
un'ingenuità piuttosto evidente la mia...di certo non volevo creare in nessuno disagi o sensi di colpa
ora ho come la sensazione che ci sia chi non abbia colto tutto questo...che di questo si sia spaventato allontanandosi inorridito...ovviamente in forma anonima dato che non so chi entra o meno...ma il mio sospetto diventa ogni momento più concreto
prego le pochissime persone in cui ho creduto di lasciare un segno del loro passaggio dichiarando apertamente il loro pensiero...almeno lo saprò...forse potrò rispondere
il loro silenzio è comunque un messaggio...per me...molto doloroso
grazie
stasera niente esercizi di scrittura o di autoanalisi
stasera parlo a coloro a cui ho dato l'indirizzo del mio blog...aprendomi volontariamente ai loro commenti ed esponendo il mio cuore e la mia anima...nel bene e nel male
questo esperimento è nato con l'intento di esercitarmi a scrivere...e anche con la speranza di riuscire a tirar fuori quelle cose che nel quotidiano riesco così poco ad esprimere...certi sentimenti...emozioni...paure...euforie...cose che mi sforzo ogni giorno di tenere sotto controllo...di cui ho vergogna...e che rifiuto persino con me stessa
l'esprimerle qui...oltre che uno sfogo...è anche un pò accettare questa parte di me...ammettere che non sono perfetta ma che posso esistere ugualmente e non per questo essere peggiore
col passare dei giorni il blog è diventato sempre più autoanalisi...liberando parti di me... nere e a volte molto...troppo...cupe...ma che altrimenti avrei conservato nel mio profondo
ho sganciato sacchetti di zavorra...mattoni pesanti...e vorrei continuare a farlo
ho esasperato sensazioni...momenti..."tirandoli" fino allo stremo...affinchè uscissero anche urlanti ma finalmente via e fuori da me
forse ho riposto troppa fiducia in alcune persone...nella loro possibilità di essere pronti a vedere certi aspetti di me stessa...
le ho caricate di troppe aspettative...disavvedutamente nel selezionare i pochi destinatari dell'indirizzo del mio blog ho guardato solo alla loro preparazione culturale...alle loro letture...alla loro dialettica...non alla loro attitudine nel rivolgersi al prossimo...
un'ingenuità piuttosto evidente la mia...di certo non volevo creare in nessuno disagi o sensi di colpa
ora ho come la sensazione che ci sia chi non abbia colto tutto questo...che di questo si sia spaventato allontanandosi inorridito...ovviamente in forma anonima dato che non so chi entra o meno...ma il mio sospetto diventa ogni momento più concreto
prego le pochissime persone in cui ho creduto di lasciare un segno del loro passaggio dichiarando apertamente il loro pensiero...almeno lo saprò...forse potrò rispondere
il loro silenzio è comunque un messaggio...per me...molto doloroso
grazie
domenica 18 aprile 2004
addio
il distacco è forte in mezzo al petto...
...allora è questo che si sente quando ti infila il suo coltello tra i seni e colpisce colpisce colpisce ancora e poi ancora e di nuovo all'infinito e poi si ritira indietro e ti spinge via lontano...
...squarciato il cuore si apre
senti la vita svanire la gola senza respiro non esce la voce le palpebre socchiuse...
...senza forza di immaginare aspetti il tuo destino che non pensi altro che la fine
...allora è questo che si sente quando ti infila il suo coltello tra i seni e colpisce colpisce colpisce ancora e poi ancora e di nuovo all'infinito e poi si ritira indietro e ti spinge via lontano...
...squarciato il cuore si apre
senti la vita svanire la gola senza respiro non esce la voce le palpebre socchiuse...
...senza forza di immaginare aspetti il tuo destino che non pensi altro che la fine
sabato 17 aprile 2004
schegge
il mio sogno è sparso per terra centuplicato in decine e decine di micropezzi...
...cammino avanti...schegge come vetro solleticano i miei piedi...mi accorgo...tanti piccoli tagli un pò ovunque...bricioline cristalli che entrano nella mia carne...
...si fa l'abitudine...non sembra neppure dolore...no...non fa proprio male...no no
forse dovrei spazzare tutto raccoglierlo accuratamente e gettarlo via...non c'è pericolo...non fa male...ma prudenza sarebbe non lasciare tracce...strascichi...
ora sono di nuovo brava...si
...fare pulizia...e non fa nulla...non sento nulla...in fondo non era niente d'importante...non era neppure reale...
...era soltanto...un sogno
mercoledì 14 aprile 2004
amore
a volte seppelliamo il passato e insieme ad esso il nostro vero io in una cripta buia profonda e dispersa distante...soprattutto a noi stessi
sono stata brava
ho nascosto così bene cosa ero cosa ho provato cosa ho vissuto e io stessa l'ho volutamente sordamente ignorato negato a lungo al punto che adesso che riaffioro ogni tentativo di descrivere una microparte della vera me stessa appare artificiale e contraddittorio
bizzarro come ora debba "provare" agli altri quello che sono in realtà
sono stata proprio brava
mi hanno vista dura severa chiusa aggressiva alternare eccessi di verve di brio di dialettica affilata e schiacciante un personaggio perfetto...insicura quanto basta da apparire vera e sicura...impossibile immaginare il reale vissuto interiore di anni di lontananza dalla vita...di un quotidiano a se stante...irreale
...intrappolata nel personaggio...beffardo...crederanno sempre all'ovvio mai alla realtà...se infelice sarà perchè ho perso un amante...o per un quotidiano banale...nessuno intuirà mai cosa come quale dolore
le vere ferite nessuno le ha viste...nè le cercherà...del resto perchè dovrebbe? ho lavorato bene il muro che ho costruito è arduo da scalare è faticoso o fa paura...chi e perchè dovrebbe prendersi certi oneri?
ma io in tutto questo deserto ho fame e sete...sotto gli spigoli ho carne morbida e delicata...ho un dolore che non riesce più a tacere...e ogni volta che cerco di rientrare nel personaggio prima o poi esce fuori questa "ME" resuscitata che piange e si lamenta...questa ME che finalmente "sente" e non può più ignorare nulla...
e allora come mostrare se stessi realmente senza essere colpiti...o come mostrarsi senza che si pensi ad un trucco...ad una recita...ad una strategia...come "buttarsi" senza dover affrontare nuovi diversi dolori...
...esiste un modo di offrirsi senza essere sbranati...esiste un modo per vivere la vita anche da adulti con l'inespierenza e l'ingenuità di un'adolescente...
esiste un modo per far capire che tutto ciò che si desidera e si cerca è solo l'amore puro...non quello per trovare un matrimonio...per divenire madri...non quello per placare la solitudine...sedare l'insicurezza...non quello per soddisfare il desiderio fisico...no...solo amore...in qualsiasi forma...ma amore...amore vero...limpido...amore assoluto...amore come pane quotidiano...
solo...semplicemente...AMORE
lunedì 12 aprile 2004
terra
la mia terra ha morbide curve e ti carezza con la sua luce dolce
percorri una sua strada o la scorri con lo sguardo lei mai eguale non ti annoia ti sorprende ad ogni svolta dopo un dosso e tu stupito neppure ci credi che dopo bello ne trovi ancora e poi di nuovo e di più
la mia terra è antica eppure è giovane donna armoniosa...si stende sotto un sole leggero e dorato o coperta di tiepida nebbia...accattivante per chiunque avvolgente e tenera
la mia terra a volte è brulla eppure fiera anche quando è solo pascolo o fertile se vigne preziose...ogni suo frutto è raro e pregiato è signora raffinata e ammaliatrice
eppure semplice
le crete
le pievi
i cipressi solitari
le torri
distese infinite armoniose acque benefiche stagioni rigogliose
ha colori decisi la mia terra eppure mi stupisce che niente sia mai troppo mentre è sempre tanto...verde...ocra...azzurro...e ancora fiori...foglie...rami...tronchi...pietre...terra bruciata...e luce...ridente
oggi ho percorso di nuovo la mia terra e tutto era pieno di vita alberi magnifici dai rami scuri e scarni in lontananza da vicino ricoperti di gemme o altri piccoli e giovani vestiti di fiori rosati violetti candidi...gentilezza era ovunque
mentre guidavo osservavo e voltavo la testa pericolosamente tanta era la ricchezza che vedevo...ancora oggi mi sorprendo...la mano divina ha dipinto qui ispirata
la mia terra le mie radici qui io ritrovo la pace
oggi guardavo intorno e mi sentivo adorna di bellezza e di vita fiera e felice di appartenere a tutto questo
percorri una sua strada o la scorri con lo sguardo lei mai eguale non ti annoia ti sorprende ad ogni svolta dopo un dosso e tu stupito neppure ci credi che dopo bello ne trovi ancora e poi di nuovo e di più
la mia terra è antica eppure è giovane donna armoniosa...si stende sotto un sole leggero e dorato o coperta di tiepida nebbia...accattivante per chiunque avvolgente e tenera
la mia terra a volte è brulla eppure fiera anche quando è solo pascolo o fertile se vigne preziose...ogni suo frutto è raro e pregiato è signora raffinata e ammaliatrice
eppure semplice
le crete
le pievi
i cipressi solitari
le torri
distese infinite armoniose acque benefiche stagioni rigogliose
ha colori decisi la mia terra eppure mi stupisce che niente sia mai troppo mentre è sempre tanto...verde...ocra...azzurro...e ancora fiori...foglie...rami...tronchi...pietre...terra bruciata...e luce...ridente
oggi ho percorso di nuovo la mia terra e tutto era pieno di vita alberi magnifici dai rami scuri e scarni in lontananza da vicino ricoperti di gemme o altri piccoli e giovani vestiti di fiori rosati violetti candidi...gentilezza era ovunque
mentre guidavo osservavo e voltavo la testa pericolosamente tanta era la ricchezza che vedevo...ancora oggi mi sorprendo...la mano divina ha dipinto qui ispirata
la mia terra le mie radici qui io ritrovo la pace
oggi guardavo intorno e mi sentivo adorna di bellezza e di vita fiera e felice di appartenere a tutto questo
come primavera
ogni volta che il mio sogno mi sfiora io mi accendo...
non posso farci niente...il cuore comincia a saltellare...a palpitare impazzito...labbra si incurvano all'insù...e sento il sorriso prontendersi espandersi dalle radici fino alle estremità dei capelli...
...giù lungo la schiena li sento mi sfiora fuoriesce il riso...pizzicorino birichino
mi trasformo in un albero...uno di quelli bellissimi che ho veduto oggi...
divento una cosa fiorita protesa e aperta verso la vita
venerdì 9 aprile 2004
My Immortal
I'm so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you would just leave
'Cause your presence still lingers here
And it won't leave me alone
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase
When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years
But you still have
All of me
You used to captivate me
By your resonating light
Now I'm bound by the life you left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase
I've tried so hard to tell myself that you're gone
But though you're still with me
I've been alone all along
(Evanescence)
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you would just leave
'Cause your presence still lingers here
And it won't leave me alone
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase
When you cried I'd wipe away all of your tears
When you'd scream I'd fight away all of your fears
I held your hand through all of these years
But you still have
All of me
You used to captivate me
By your resonating light
Now I'm bound by the life you left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase
I've tried so hard to tell myself that you're gone
But though you're still with me
I've been alone all along
(Evanescence)
awakenings
non avevo mai provato così tante sensazioni...tante sfumature...
non si tratta di positivo o negativo ma di una varietà infinita di diverse sfaccettature di me e del modo di percepire ciò che mi circonda...
è davvero un risveglio...anzi...molti...
non so se è positivo o meno...non sto bene...non sto male...o forse si...un pò entrambi...ma sono incredibilmente...viva...
dunque sono davvero l'araba fenice...anche mentre piango o sento il distacco "spezzare" forte dentro di me...
strano e nuovo...e molto..."sorprendente"
non si tratta di positivo o negativo ma di una varietà infinita di diverse sfaccettature di me e del modo di percepire ciò che mi circonda...
è davvero un risveglio...anzi...molti...
non so se è positivo o meno...non sto bene...non sto male...o forse si...un pò entrambi...ma sono incredibilmente...viva...
dunque sono davvero l'araba fenice...anche mentre piango o sento il distacco "spezzare" forte dentro di me...
strano e nuovo...e molto..."sorprendente"
mercoledì 7 aprile 2004
Once upon a time.....
C'era una volta una ragazza...una donna.
Stava facendo un viaggio...un viaggio attraverso la sua vita. Anche lei...come chiunque altro...aveva sognato...che un giorno sarebbe arrivato l'amore vero...non quello che serve...ma quello che alleggerisce il cuore...non quello che distrugge...ma quello che...con forza ed emozione...costruisce dentro l'anima.
Sempre più incerta e con ogni giorno meno speranze essa continuava comunque il suo viaggio...cercando intanto il bene dell'amicizia...del dare senza condizioni...ricercando il piacere di poter condividere almeno con alcuni il ben dell'intelletto e la gioia di donarsi emotivamente...convinta che comunque tutto questo valesse bene la pena di percorrere quella strada anche senza realizzare...più avanti...alcun sogno. Con curiosità e premura essa amava scegliere compagni e compagne di percorso a cui offrire gentilezza e attenzione...con la stessa spontaneità con cui i bambini ti si offrono...senza riserve...con innocenza e affettuosità...se pur un poco incerta e sempre accompagnata da dubbi e paure.
Eppure quella ragazza...quella donna...nel suo cammino...imparò come l'indifferenza annulli qualsiasi offerta e richiesta...seppur timide...che si possano rivolgere al proprio prossimo.
Il suo pensiero andò dunque alla persona che più recentemente di tutte le aveva negato la possibilità di dare...quel poco che poteva...e l'opportunità di ricevere...quel poco...che per lei era molto...che le poteva essere offerto.
Quel pensiero non fu un rimprovero nè celò rancore...semmai tristezza...tristezza e un pò di tenerezza per quella persona così barricata nella propria angoscia da non sapersi intenerire neppure davanti ad un'offerta onesta...un onestà tanto declamata e cercata e poi invece lasciata lì sprecata...come la preziosa rosa rossa della favola dell'usignola di Wilde...rosa che lo studente getta via nel fosso facendola finire sotto le ruote di uno sporco carro...
Sono davvero molto stanca...perciò racconto qui questa storia...con un gesto che forse appare quasi blasfemo...ma che per me è un pò come un saluto...saluto in cui...purtroppo...non riesco ad evitare un briciolo di malinconia e rammarico...come per la bella rosa rossa così pura ignorata e sprecata...
L'aver conosciuto l'abbandono dovrebbe rendere immuni per sempre dalla possibilità di sprecare anche cose piccole e distanti...ma forse io vedo le cose a modo mio...un modo diverso dal resto del mondo...un modo idealista e utopistico...e un mondo dove esistono i buoni sentimenti e a volte il bene vince sull'indifferenza...dove non ci si da mai per vinti...e si concede sempre una chance.
Mi allontano...ora ancora di più...lasciatemi...almeno dentro di me...il mio mondo...visto a modo mio...da tutt'altra prospettiva.
Iscriviti a:
Post (Atom)